Le pioniere della nuova danza italiana
17/03/2019
Gli atti del convegno sulle Pioniere della nuova danza italiana, a cura di Silvio Paolini Merlo per la collana "Studi di danza" diretta da Alessandro Pontremoli, sono stati presentati tra novembre 2018 e marzo 2019 nel corso Dams dell'Università di Teramo e nella rassegna "Matta in Scena - Teatro Danza Musica e Altri linguaggi" promossa dallo Spazio Matta di Pescara. Un risultato editoriale importante per il nostro territorio poiché raccoglie per la prima volta una gran mole di informazioni e di riferimenti documentali sui primi centri didattici e sulle prime esperienze di laboratorio coreografico sorte in Abruzzo nel corso del Novecento, a partire dall'esperienza inaugurata a Teramo nel 1959 da Liliana Merlo. Artista non abruzzese, di formazione argentina e di origini per metà liguro-piemontesi e per metà emiliane, la Merlo ha non solo introdotto una serie di nuovi linguaggi coreutici, ma ha svolto per la prima volta ricerche volte alla valorizzazione delle danze popolari regionali, sulle quali ha intrapreso una prima forma di descrizione e di catalogazione (in particolare sui costumi). Di questi aspetti ha trattato Noretta Nori, già docente dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma e allieva diretta di Liliana Merlo, mentre Maria Cristina Esposito di AirDanza ha ricordato quale sia stato il contesto abruzzese nel quale le attività della Merlo si inserirono, soffermandosi in particolare sul ruolo svolto da Nino Carloni a L'Aquila come programmatore pionieristico di cultura dello spettacolo dal vivo. A Silvio Paolini Merlo, curatore del volume nonché ricercatore nel campo dell'estetica delle arti, e ad Alessandro Pontremoli, docente di Storia della danza e del mimo al Dams di Torino, si è dovuto invece un lavoro di ricollocazione dell'esperienza merliana in Abruzzo rispetto all'evoluzione complessiva della danza d'arte in Italia. A questo riguardo sono state individuate altre 13 figure analoghe a quelle di Liliana Merlo, dall'esperienza del futurismo fino alle più recenti diramazioni della danza moderna e del teatrodanza minimalista ed espressionista. Ne esce per la prima volta un quadro complessivo di un percorso e di un ruolo, quello dei centri didattici privati, fino a non molti anni fa poco indagato e in qualche misura del tutto sconosciuto, dal quale invece è dipesa larga parte del difficile ma significativo percorso di rinnovamento della danza italiana."