Archivio F. P Tosti dell'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona
Archivio F. P Tosti dell'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona
L’Archivio “Francesco Paolo Tosti” conserva un notevole patrimonio documentario che comprende quattro fondi principali. Il primo nucleo archivistico è stato costituito sulla base dell’atto di donazione effettuato da Paolo Tosti, pronipote del musicista, nel 1994. Nel 1995 si aggiunse la donazione Giuseppe De Luca fatta dalla nipote Nicoletta Panni e quella relativa a Guido Albanese concessa dalle figlie del musicista. Altra documentazione relativa ai citati personaggi e ad altri pervenne in seguito. Recentemente è stata depositata in archivio la documentazione del maestro Nino Antonellini, noto direttore di coro italiano,docente di numerosi Conservatori e direttore di Istituzioni musicali italiane (compreso il Coro da Camera della RAI), sulla quale si è lavorato per la pubblicazione di un volume biografico.
Fondo Francesco Paolo Tosti (Ortona 9 aprile 1846 – Roma 2 dicembre 1916)
Riconoscimento di notevole interesse storico con dichiarazione del Soprintendente archivistico del 14.09.93 e del 24.01.03, seconda acquisizione.
Collezione Paolo Tosti. L’acquisizione più importante è ovviamente quella della famiglia Tosti donato dal pronipote Paolo, che ha reso possibile l’istituzione dello stesso Archivio e del Museo. Una mole ingente di materiale che consente di documentare tutte le fasi della fortunata vita del celebre musicista: dai “notamenti di nascita” della famiglia Tosti-Schiani alle prime composizioni del periodo di studi trascorso presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, fino alla documentazione del periodo romano e inglese. Oltre alle composizioni manoscritte delle primissime opere e delle poche composizioni religiose del musicista ortonese, l’archivio possiede la fitta corrispondenza tenuta con tanti illustri personaggi: da Salvatore Di Giacomo a Giulio Ricordi; da Gabriele D’Annunzio a Michetti fino a Puccini; per non parlare delle foto con dedica autografa, degli oggetti personali, dei tantissimi ritagli di giornali pazientemente raccolti negli anni, dei telegrammi dei Reali di molte corti europee, di Leoncavallo, Cilea, Mascagni, De Leva, Serao, Puccini, D’Annunzio, Boito, ed altri, giunti alla moglie Berthe dopo la morte di Tosti, che testimoniano di quanta stima avesse goduto in vita il didatta a compositore abruzzese.
Collezione Pontecorvo Di Segni. Si tratta di un consistente materiale che consta di 44 composizioni musicali autografe (complete, incomplete, bozze); 44 tra lettere, cartoline e telegrammi; una foto e 4 documenti di altra natura. L’interesse specifico è dato soprattutto dalla musica che contiene alcuni inediti e bozze di lavoro e le lettere soprattutto di Francesco Paolo Michetti inviate a Francesco Paolo Tosti, Giuseppe ed Eugenia Tosti.
Collezione Dominique Avrilleau. Rilevantissimo anche il materiale appartenuto all’antiquario francese che consta quasi interamente di lettere e documenti spediti a Tosti e alla moglie da esponenti della nobiltà europea.
In particolare si segnalano tra i mittenti: Principessa Letizia, Regina di Spagna, Principe di Galles, Duca di Cambridge, Principessa Vittoria, Regina Alessandra, Duca di Tech, Duca d’Albani, Harriet Philipps, Charlotte Knollys, Duchessa di Cambrigde, Arthur Bigge, Marie Mallet, De Salisbury, Ferdinand de Rotschild, Regina di Norvegia, Regina di Romania, Principessa di Galles, Principessa Beatrice, Lord Fungham, Duca di Connaught, Principe Henry di battemberg, Principessa Mary, Principessa Louise, Duchessa Carolina, Principessa Beatrice, Franco Leoni, Ambasciatore di Francia a Londra, Gabriele D’Annunzio.
Collezione George e François Verrue de Malavois. I Verrue de Malavois sono gli eredi di Berthe Tosti, moglie di Francesco Paolo. La donazione consta di alcuni mobili di pregio e, per quanto riguarda la documentazione, 8 fotografie incorniciate con autografi e due album di foto e programmi di sala di grande interesse per la ricerca. Anche in questo caso si tratta di documentazione che interessa le relazioni tra Tosti e le corti europee.
Fondo Giuseppe De Luca (Roma 25 dicembre 1876 – New York 1950)
Riconoscimento di notevole interesse storico con dichiarazione del Soprintendente archivistico del 08.05.97.
Importantissimo è il fondo De Luca donato all’Istituto Tostiano da Nicoletta Panni, soprano e nipote del grande baritono romano. Giuseppe De Luca è stato un interprete leggendario, tra i maggiori baritoni di tutti i tempi, colonna del Metropolitan di New York negli anni 1915-35, partner dei grandi del suo tempo da Caruso a Gigli, da Lina Cavalieri a Chaliapin e Lauri Volpi, prediletto da direttori come Toscanini, amato dai compositori contemporanei come Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Cilea, Massenet, Giordano, Respighi, Perosi ed altri. Ebbe in repertorio oltre 100 opere e fu sulla scena per 50 anni dal 1897 al 1947, lasciando a testimoniare la sua arte un immenso e fascinoso patrimonio di incisioni discografiche (52 opere, oltre 60 romanze e canzoni; 14 registrazioni radiofoniche). Di questo grande artista il Museo conserva le lettere, i cimeli, i costumi di scena, le fotografie, i ritagli di giornali, le locandine, i programmi di sala e tante fotografie con dediche autografe a De Luca di Massenet, Caruso, Respighi, Pizzetti, Perosi, Puccini, Mascagni, Toscanini, Lina Cavalieri, Maria Barrientos, Lily Pons, Margherita Carosio, ed altri.
Fondo Giovanni Martinelli (Montagnana, Padova, 22 ottobre 1885 – New York, 2 febbraio 1969)
Riconoscimento di notevole interesse storico con dichiarazione del Soprintendente archivistico del 26.07.99.
La preziosa documentazione è venuta inaspettatamente ad arricchire il patrimonio archivistico della nostra regione dal momento che l’unico figlio maschio dell’artista ha sposato un’Abruzzese che, avendo costruito un rapporto di stima e affetto con il famoso suocero, ha raccolto e custodito la documentazione da lui prodotta nel corso della lunga carriera. L’archivio contiene contratti, locandine, programmi di sala, onorificenze, ritagli di giornali e periodici relativi alla carriera, corrispondenza, fotografie, costituiscono la documentazione tipica degli archivi cosiddetti musicali che, nel caso dell’archivio Martinelli, è arricchita da documentazione filmica relativa all’artista, ai suoi affetti familiari, alla sua carriera e da documentazione relativa alla discografia.
Fondo Guido Albanese (Ortona 2 dicembre 1893 – Roma 6 gennaio 1966)
Riconoscimento di notevole interesse storico con dichiarazione del Soprintendente archivistico del 15.05.97
Il fondo conserva oltre al carteggio e alla documentazione privata e familiare dell’autore, gli autografi originali di Vola, vola, vola, de L’Acquabbelle e di tantissime altre composizioni che rappresentano i momenti migliori della lunga tradizione novecentesca delle Maggiolate abruzzesi.
Bibliografia dell’Archivio
Francesco Paolo Tosti. Inventario a cura di Gianfranco Miscia con la collaborazione di Gianluca Sulli, presentazione di Francesco Sanvitale, Ortona, dicembre 1996.
Inventario del fondo Giuseppe De Luca a cura di Gianfranco Miscia con la collaborazione di Andreina Manzo, Ortona, giugno 1999.
Inventario del fondo Guido Albanese a cura di Gianfranco Miscia, Ortona, giugno 2001.
Riordinamento ed inventariazione del nuovo segmento documentario dell’Archivio Francesco Paolo Tosti a cura di Gianfranco Miscia con la collaborazione di Angela Corridore, Ortona settembre 2005.
My Memories. L’archivio del compositore Francesco Paolo Tosti e della famiglia, a cura di Gianfranco Miscia, Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Direzione Generale per gli Archivi, 2009.